Associazione Khorakhané

Cultura pubblica e digitale

Quando le Bahamas erano a Nuraminis

Territorio

geologica

Uno degli obiettivi che si prefigge di raggiungere la nostra associazione culturale è far conoscere, in maniera semplice e comprensibile a tutti, gli eventi geologici che hanno interessato la zona del Campidano e in particolare le aree limitrofe all’abitato di Nuraminis. La storia geologica della Sardegna è molto lunga e complessa, tanto che l’Isola rappresenta una delle terre più antiche d’Italia; con rocce che risalgono al periodo Cambriano (circa 500 milioni di anni fa). 

La nascita della Sardegna come unità geologica a se stante tuttavia è geologicamente recente, infatti la sua separazione dal continente europeo (costa provenzale) è avvenuta solamente nell’Era terziaria, circa 25-30 milioni di anni fa. Sempre nel Terziario è avvenuta un importante attività tettonica e vulcanica che ha comportato la formazione della ”Fossa Sarda” e successivamente della piana del Campidano. Durante lo sprofondamento della ”Fossa Sarda” (un’area che si dipana longitudinalmente da Cagliari a Sassari) si ebbe un vistoso cambiamento ambientale con la formazione di un canale marino ininterrotto da Nord a Sud.

E’ in questo periodo che il Campidano e quindi anche la zona di Nuraminis si ritrovarono sotto il livello marino con sedimentazione di sedimenti carbonatici indicanti un ambiente caldo e umido simile a quello delle attuali aree sub-tropicali. Nelle rocce formatesi in questo periodo si ritrovano infatti interessanti resti fossili di organismi che testimoniano tali antichi ambienti: tra i fossili più significativi ritrovati in territorio comunale di Nuraminisvi sono molluschi ( gasteropodi, bivalvi ), echinodermi ( echinidi ) e coralli che talvolta formano piccole scogliere.  Si segnalano anche resti di fossili di vertebrati quali denti di pesci tra cui squali e denti dicoccodrillo.

Questo antico mare successivamente scomparve a causa di fattori geologici che comportarono un sollevamento generalizzato dell’Isola. Nella storia più recente, e più precisamente nel Quaternario (da 1.8 milioni di anni fa a circa 10.000 anni fa) gli stessi sedimenti carbonatici che si erano deposti durante il Terziario furono interessati superficialmente da fenomeni di carsismo, con formazione di cavità riempite da sedimenti terrigeni talvolta contenenti resti fossili di vertebrati quali il cervo magacero, il canide cinoterio ed il lagomorfo prolago, tutte specie endemiche del massiccio sardo- corso e scomparse con l’arrivo dell’uomo moderno nell’Isola.