Il 17 marzo 2012, dalle ore 18 presso i locali dell’ex Montegranatico a Nuraminis [vedi mappa],l’associazione Khorakhané ospiterà Marcello Schirru nell’ambito della seconda edizione di Storiae storie di Sardegna, dedicata al complesso rapporto tra l’isola e il Risorgimento. IntroduceMauro Salis.
IL TEMA DELL’INCONTRO. L’arte e l’architettura sarda non sono maturate in un ambito chiuso e introverso, scalfito e influenzato dai “dominatori” esterni, come erroneamente sostenuto da alcuni filoni storiografici. Sovente, la “perifericità” della regione, non sempre riscontrabile nella realtà dei fatti, è stata confusa con il presunto “isolamento”, foriero di usanze e tradizioni autoctone. Nel campo delle arti applicate, ciò è ampiamente smentito da una produzione allineata alle tradizioni estetiche in voga nei vari periodi storici, i cui esiti furono appena condizionati dalle contingenze economiche e dalla netta differenziazione tra città ed entroterra.
Attraverso un excursus tra i secoli, con particolare riferimento alla prima modernità (XVI-inizi XIX secolo), si analizzerà l’evoluzione dell’arte e dell’architettura sarda, quali fedeli applicazioni delle avanguardie diffuse nel panorama europeo. Tardo-gotico isabellino e plateresco, tardo-rinascimento, barocco, rococò, neoclassico: la Sardegna conserva esempi significativi di questa lunga e appassionante antologia, il cui unico limite è di essere ignorata e guardata con scetticismo.
IL RELATORE. Marcello Schirru, ingegnere e dottore di ricerca in storia dell’architettura, è docente incaricato del Laboratorio di storia dell’architettura presso la facoltà di architettura di Cagliari dovecollabora ai programmi didattici e di ricerca relativi alla stessa disciplina. Ha appena concluso un progetto biennale di ricerca sul tema dell’evoluzione urbana e architettonica dei complessi conventuali moderni in Sardegna, finanziato dalla regione Sardegna. Svolge la libera professione nel campo dell’architettura e del restauro.
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